Brano: Milano
legarsi con la classe operaia milanese e, per il Primo Maggio 1929, fece stampare presso la tipografia Antelami un opuscolo che invitava i lavoratori democratici a riprendere la lotta contro il fascismo. Grazie a questa opera di penetrazione, il comitato unitario giunse a creare all’Alfa Romeo (v.) una cellula di operai anarchici e repubblicani.
Presto l’azione dei giellisti si indirizzò tuttavia verso gesti spettacolari: l’11.7.1930 Giovanni Bassanesi (v.) volteggiò a lungo con un piccolo aereo su Milano, lanciò sul centro cittadino migliaia di manifestini antifascisti e volò poi rapidamente in Svizzera. La riuscita azione galvanizzò talmente i giellisti, da condizionarne le scelte successive: venne così progettata da Ernesto Rossi e dai suoi compagni una serie di attentati dimostrativi con bombe incendiarie da far esplodere in varie località italiane il 28 ottobre, nell’ottavo[...]
[...]mente i giellisti, da condizionarne le scelte successive: venne così progettata da Ernesto Rossi e dai suoi compagni una serie di attentati dimostrativi con bombe incendiarie da far esplodere in varie località italiane il 28 ottobre, nell’ottavo anniversario della marcia su Roma, ma questo piano fu stroncato sul nascere dalla polizia che, nell’ottobre 1930, arrestò il Bauer, il Rossi e altri, individuando per di più la cellula operaia creata all’Alfa Romeo.
Ricostituitosi ai primi del 1931, il comitato unitario si trovò a essere composto esclusivamente da socialisti (Faravelli, Veratti, R. Mondolfo, Bruno Matti, Vittorio Albasini Scrosati). La polizia, messa nuovamente sulla pista grazie a un’intercettazione di materiale propagandistico, arrestò Maffi e Albasini, mentre Faravelli riuscì a riparare in Svizzera.
Gli anni Trenta
Nonostante la repressione e gli arresti particolarmente massicci del 1928, che ne avevano sconvolto il sistema organizzativo, il P.C.d’I. riuscì a garantire la sopravvivenza di una forma di attività politica all’i[...]
[...]ne, arrestando lo stesso Secchia e altri dirigenti comunisti. L’organizzazione rimase tuttavia parzialmente in piedi e Vincenzo Angelino, inviato poco dopo da Parigi, potè riprendere i contatti, dando vita a una larga diffusione di materiale di propaganda antifascista nelle fabbriche milanesi. Quando la polizia riuscì a mettere le mani anche su questa organizzazione, risultavano funzionanti cellule nelle officine Radaelli, Motomeccanica Bianchi, Alfa Romeo, O.M., Pirelli, Marei li, Bori etti, Velox. Tra il materiale sequestrato vi erano anche tessere fasciste (in effetti il IV Congresso del P.C.d’I., svoltosi a Colonia, aveva impartito ai militanti comunisti in Italia direttive di infiltrazione nei sindacati fa
scisti e nelle altre organizzazioni del regime).
Esito negativo ebbero nuovi tentativi e, dopo l’arresto di Luigi Frausin (marzo 1932), il Partito decise di rinunciare ad avere un Centro interno milanese per non mettere a repentaglio l’intera organizzazione clandestina esistente nella capitale lombarda. Si andò invece rafforzando, [...]
[...]permettesse una fattiva collaborazione tra tutte le forze antifasciste operanti a Milano.
Nel gennaio 1932 Rodolfo Morandi, Lucio Luzzatto e altri si distaccarono da « Giustizia e Libertà » denunciandone la carenza di ogni contenuto ideologico socialista e operarono una scissione che rappresentò il primo passo di riavvicinamento dei socialisti alle posizioni comuniste. D’altra parte, in alcune fabbriche milanesi (Acciaierie Lombarde, Marelli, Alfa Romeo, Breda) gli operai comunisti già da tempo svolgevano la loro attività sindacale insieme ai socialisti.
Mentre a Milano il gruppo giellista era in declino, tanto che Rosselli decise di spostare a Torino il Centro interno del movimento, l’iniziativa di Morandi vi rilanciò la presenza socialista senza però coinvolgere i socialdemocratici, che preferirono collaborare con i giellisti, e il movimento cattolico detto dei « guelfi » che comparve verso la fine del 1932 (v. Guelfo, Movimento). Questo nuovo gruppo, che si riallacciava alla tradizione di sinistra del disciolto Partito Popolare, ed era[...]